In Africa, Asia ed America gruppi di produttori si sono da tempo organizzati nel tentativo di sciogliere la dipendenza del mercato internazionale nel quale i prezzi dei prodotti del Sud sono decisi al Nord. Il Commercio Equo e Solidale intende fornire canali di diffusione per i loro prodotti, evitando il ricorso ad intermediari o grossisti locali. La creazione di un mercato alternativo per tali prodotti è un passo concreto a favore della costruzione di leggi commerciali che contribuiscano ai processi di liberalizzazione nei Paesi produttori e a creare rapporti paritari tra produttori e compratori. Partendo da queste considerazioni, in molti paesi europei si sono da tempo sviluppate forme di commercio alternativo volte ad incentivare uno sviluppo autonomo giusto e solidale.
Ma sviluppo significa anche la modificazione del nostro modo di consumare acriticamente prodotti senza chiederci da dove provengano, chi e come li producano, se il produttore è stato giustamente pagato per il suo lavoro e se la produzione ha creato danni ambientali.
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